Prima prova di un’opera contemporanea

È sempre challenging confrontarsi con una composizione contemporanea, per varie motivazioni. La prima è sicuramente che l’orecchio di un musicista classico è allenato, dopo tante ore di studio e di ascolto, ad una tipologia di musica che in gergo tecnico definiamo “tonale”, ovvero che segue alcune regole intervallari, che ti spinge con l’armonia ad intuire chiaramente che nota dovrai cantare o suonare (ovviamente soprattutto nella musica più antica).

Per questo sono molto gasato dal potermi confrontare con la composizione contemporanea del Maestro Miani dal titolo “La Notte di San Silvestro”, che mi vedrà a vestire i panni del corvo Jacopo, un personaggio dalla caratterizzazione buffa ma a tratti anche seria, dal colore vocale scuro come il suo piumaggio. Una bellissima fiaba per bambini, che vedrà coinvolte anche le scuole del territorio, con il nobile intento di promuovere l’opera e la musica d’arte anche nelle fasce dei giovanissimi.

Dopo che la sorte ha cercato di mettermi i bastoni tra le ruote facendomi ammalare a pochi giorni dalla prima prova, sono riuscito ieri ad incontrarmi con il Maestro che dirigerà questa produzione, Eddie De Nadai, che mi ha gentilmente riservato una sessione di prova tutta per me in cui abbiamo visto da capo a fondo il ruolo, ponendo il focus e soprattutto sulla caratterizzazione di questo personaggio. Il tutto si è svolto presso la Somsi di Pordenone, che possiede una bellissima sala con pianoforte a coda.

Il lavoro del cantante è molto complicato. Lo porta a dover fare lunghi viaggi, a fare sempre i conti con uno strumento che fa parte di te e che quindi è soggetto a moltissimi fattori come stanchezza (mentale e fisica), malattia, l’uso che se ne va durante la vita quotidiana, gli sbalzi di temperatura, l’alimentazione ecc.. Potrei dirne ancora tanti! Ma al cantante viene chiesto sempre di essere performante così come viene chiesto all’atleta agonista. Non si tratta solo quindi di un lavoro intellettuale, nella ricerca continua del bel suono “girato” e della voce sul fiato, ma anche di una grande cura e sensibilità verso se stessi e la propria salute.

Non vedo l’ora di cominciare assieme ai miei colleghi, che ancora non ho conosciuto, il 18 Febbraio!

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